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Visualizzazione dei post da novembre, 2020

Gadda, Manganelli, Mari. Elogio della scrittura complessa

L’ingenuo appassionato che provasse per la prima volta a leggere un testo difficile come La cognizione del dolore dell’ingegner Carlo Emilio Gadda potrebbe forse rimanere disorientato di fronte a frasi di questo tipo: I riflessi del peone potevano facilmente presagirsi: anzitutto una mimica gesticolare e facciale a carattere nettamente ebefrènico, accompagnata dai borborigmi di un ventriloquio paleo-celtico, con susseguenze di boati gutturali a tipo belluino: poi, sul fiotto-pilota della cataratta celtica, adeguatamente esagitata dalle pale agitatrici d’una specie di sindrome di Parkinson, ecco si sarebbe diversata nel buio della stanza la non meno orripilante richiesta di una corresponsione di salario. [1] Cosa sta accadendo in questa tragicomica scena del romanzo? Josè, il giardiniere, sta ponendo a Gonzalo, il proprio datore di lavoro, una più che giusta richiesta di stipendio. Gonzalo, alter-ego dell’autore, è in parte disgustato in parte spaventato sia dalla figura sia dalla