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Visualizzazione dei post da luglio, 2021

Leggendo Kafka - Per un'interpretazione de "La metamorfosi" - Parte 2

La lettura de  La metamorfosi  è senza dubbio qualcosa di complesso. Kafka è infatti capace di inserire  in un testo che di per sé sarebbe sintatticamente molto semplice numerosi elementi che ne turbano l'interpretazione. Non a caso, spesso, alla lettura della sua opera segue quella della sua critica, volta a cercare di identificare quelle chiavi interpretative che potrebbero essere sfuggite al lettore in una prima analisi. Si può osservare che, sempre più frequentemente, non riuscendo a reperire in tempi brevi un testo critico cartaceo, esiste una naturale tendenza a ricercare online, su un blog come il nostro o su enciclopedie come Wikipedia, le risposte alle domande alle quali il testo sembra non voler rispondere. Le osservazioni  che seguiranno completano il lavoro che abbiamo iniziato nell'articolo precedente (potete trovarlo  qui ): abbiamo letto attentamente l'ottima interpretazione che Wikipedia fa de La metamorfosi  e, nei limiti delle nostre possibilità, stiamo te

Leggendo Kafka - Per un'interpretazione de "La metamorfosi" - Parte 1

Sono ormai parecchi giorni che il giovane studente Anselmus lavora come copista per l’archivista Lindhorst. La sua innata abilità calligrafica gli permette di copiare con fedeltà manoscritti provenienti da ogni dove e di guadagnarsi in questo modo la fiducia del suo protettore. Non passa molto tempo, infatti, che viene finalmente  invitato  nella Biblioteca delle palme per poter avere a che fare con testi unici o meglio, per dirlo con le parole dell’archivista, con «certe opere scritte in caratteri speciali che conservo in questa stanza e che solo qui si possono copiare». Anselmus è lieto di poter finalmente accedere in un luogo che gli era stato a lungo precluso e non ha dubbi sulle sue capacità di copista, ma, di fronte alle antiche pergamene, rimane sorpreso: Anselmus si stupì non poco dei segni bizzarramente intrecciati e alla vista di quella quantità di punti, linee e lievi trattini e ghirigori che sembravano imitare ora piante ora muschi ora sagome di animali, fu sul punto di pe