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Visualizzazione dei post da giugno, 2020

Il ponte sulla Drina - la storia narrata da Ivo Andrić

La Drina è il più importante affluente del fiume Sava. Le sue foci si trovano in Montenegro e il suo corso si spinge da sud a nord, attraverso le Alpi Dinariche, formando per lunghi tratti un confine naturale tra Bosnia e Serbia. In un’ampia vallata, nel punto di incontro con un affluente minore, lo Rzav, sorge Vi š egrad: una cittadina relativamente piccola in cui per secoli la popolazione serba ha vissuto insieme a quella turca, una situazione comune nelle terre bosniache. Nel Cinquecento Vi š egrad venne conquistata dagli Ottomani insieme al resto della Bosnia e a gran parte dei Balcani. Da allora la città ha conosciuto il destino delle periferie dei grandi imperi: quello turco prima e quello austriaco poi. È qui che Ivo Andri ć decide di ambientare il suo più celebre romanzo: Il ponte sulla Drina ( Na Drini ć uprija, 1945 ). Non è una scelta semplice: su questi territori di periferia la storia scorre sempre senza però fermarsi mai; gli abitanti di Vi š egrad, che da sempre vivo

Il porto di Toledo-il diritto alla fantasia

Siete mai stati a Toledo? Toledo è una bellissima cittadina della Spagna, inserita nel 1986 tra i beni artistici patrimonio dell’UNESCO. Con i suoi ottantacinquemila abitanti, non è di certo tra le città più grandi e popolose della nazione, ma è probabilmente quella che può vantare la storia più importante. Toledo è stata la capitale dell’impero spagnolo durante la dominazione di Carlo V, forse il periodo di maggior splendore della Spagna, a Toledo ha lavorato per metà della sua vita il manierista El Greco, pittore di quadri enigmatici e disturbanti, sempre a Toledo si conclude la vicenda raccontata nel Cantar de mio Cid , il grande poema epico spagnolo.   Prendendo in mano Il porto di Toledo di Anna Maria Ortese, potremmo anche aggiungere che Toledo, potendo vantare un porto, sarà certamente bagnata dal mare. Ma la carta geografica smentisce subito la nostra ipotesi: un toledano che si svegliasse una mattina con l’irrefrenabile desiderio di fare un bagno in mare, dovrà guidare ve

Perché il solito giallo?

Vi siete mai chiesti come mai le vicende riguardanti efferati delitti, misteriose scomparse e altri terribili fatti di cronaca sono caratterizzate dal colore giallo? Si tratta di un doveroso omaggio alla più longeva collana italiana di racconti del mistero: Il Giallo Mondadori . Collana pubblicata a partire dal 1929 e attiva ancora oggi, sempre con l’intramontabile copertina gialla su cui campeggia una fotografia spesso inquietante.                                                                    Ma si tratta anche di un’abitudine tutta italiana: i francesi non leggono Il Giallo Mondadori , per loro il colore del crimine rimarrà sempre il nero, il noir . Sulla stessa lunghezza d’onda gli spagnoli, con la loro novela negra . Ma chi sono i protagonisti del racconto giallo? I poliziotti, da qui il termine poliziesco . Ma spesso i poliziotti sono ottusi e poco capaci, ecco quindi entrare in scena l’investigatore, e il poliziesco diventa una detective story , il nome preferito dagli a